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EQUITALIA: ISTRUZIONI PER L’ABUSO – Per non diventarne vittime |
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Tutti ne parlano, tutti la temono. ![]() Equitalia rappresenta, oggi più che mai, il simbolo di qualcosa che il popolo italiano ritiene ingiusto, sbagliato, afflittivo. Comprendiamo assieme il perché, tralasciando considerazioni di carattere politico o ideologico e scoviamo i metodi per non diventarne vittime. Equitalia è l’agente di riscossione dei tributi, competente a riscuotere per conto dell’inps, dello Stato e, fino al 31 dicembre 2012, per conto dei Comuni che non si sono affidati ad altre agenzie di riscossione. In pratica, è l’ente che ci costringe a pagare le tasse, le multe etc. per conto di tutti i soggetti sopra elencati, se non le abbiamo pagate alla normale scadenza. Equitalia, proprio per questo ruolo istituzionale, gode di privilegi ed agevolazioni peculiari, proprie solo di chi riscuote per conto degli enti pubblici. Per meglio comprendere, è sufficiente fare una distinzione: Il privato, cittadino o impresa, se creditore nei confronti di un soggetto, pubblico o privato che sia, deve affidarsi agli strumenti previsti dalla Legge, che, come noto, sono inefficaci, costosi, laboriosi e hanno tempi biblici. Ogni step deve essere autorizzato da un Giudice e portato a conoscenza del debitore, il quale può opporsi quasi a tutto, anche solo per procrastinare i tempi processuali. Il controllo del Giudice è necessario per convalidare i crediti e le procedure esecutive adottate per riscuoterlo. Riassumendo, il privato creditore (specie se creditore debole, con esigue capacità economiche) risulta pressoché impotente nei confronti del debitore; se poi quest’ultimo appartiene alla categoria dei c.d. nullatenenti artificiali, l’impotenza sarà assoluta. E poi c’è Equitalia. Il supereroe del recupero crediti, munito di straordinari ed invincibili poteri, inarrivabili da chiunque altro. Ipoteche legali, fermi amministrativi, pignoramenti mobiliari ed immobiliari, tutto con un click, senza alcuna autorizzazione e senza l’obbligo di informare il destinatario. Incredibile. Già, incredibile, ma non in Italia.
Equitalia riscuote per conto dello stato, più in generale degli enti pubblici, quindi si da per presupposto che “sia dalla parte del giusto”. Qualcuno la definisce “ l’unica struttura in grado di condurre con efficienza la lotta all’evasione fiscale” (Saverio Fossati, Il Sole 24ore, 20/01/2011).
Per permettere ai lettori di capire se hanno subito ingiustizie da parte di Equitalia, riporto alcuni esempi di ciò che può accadere ai contribuenti. 1) in qualche modo il contribuente scopre (Equitalia non avvisa), di avere un’ipoteca legale sulla casa (non quella a Cortina o a Forte dei Marmi, bensì la casa in cui vive con moglie e figlie e della quale sta cercando di pagare il mutuo), iscritta da Equitalia; si reca agli sportelli, e gli viene detto che deve pagare tutto ciò che risulta a ruolo, compreso il canone RAI della madre defunta 15 anni prima, il bollo auto del 1998, una multa del 1996, tutto con importi decuplicati, ma gli propongono una vantaggiosa dilazione in 72 rate, con interessi montanti, e la promessa che quando avrà pagato tutto, libereranno la casa dall’ipoteca. Peccato che la maggior parte di quanto questo caro contribuente accetti di pagare, non sarebbe dovuto poiché prescritto.
2) Tizio scopre di avere un fermo amministrativo iscritto su un veicolo per la cartella xxx di 1000€, di cui 500€ di carico, 250€ di interessi/sanzioni e 250€ di spese di riscossione; Lo Stato, in queste condizioni, non dovrebbe autorizzare il proprio “esattore” ad agire con l’insensibilità di un boia e in modo scorretto; quantomeno, dovrebbe mitigarne l’azione, obbligandolo a procrastinare le dilazioni, ridurre gli interessi, sospendere le procedure esecutive e cautelari, cancellare i ruoli relativi a crediti prescritti, solo per citare i provvedimenti a costo zero. In attesa di un desiderabile intervento dell’attuale legislatore (magari sollecitato -in modo lecito- dal popolo), invito i contribuenti ad alcune accortezze: Ritirate sempre la posta (per la Legge italiana la notifica si perfeziona anche per compiuta giacenza delle raccomandate), diffidate della mala informazione che dice il contrario, vaneggiando citando sentenze rivoluzionarie quanto inesistenti.
Leggete le cartelle esattoriali, i solleciti di pagamento, le ingiunzioni etc. e cercate di capire cosa riguardano
(spesso basta fornire la documentazione necessaria per farle annullare) Diffidate da “esperti” dalle facili promesse: sono momenti difficili e molti stanno cercando di approfittarne, compresi soggetti muniti di titoli da cui dovrebbe discernere una competenza adeguata, ma in questo settore non esistono bacchette o formule magiche, ne tantomeno “santoni cancella-debiti”. Se vi rivolgete a dei professionisti, saggiatene la correttezza, chiedete come e perché potrebbero farvi ottenere dei risultati, diffidando chi vanta segreti o metodi poco ortodossi, è solo l’anticamera di una truffa. Se ciò che viene promesso sembra troppo bello per essere vero, semplicemente non lo è. Consiglio generale: non disperate ma non fate finta di nulla, i debiti non si cancellano con il tempo; se mettete la testa nella sabbia, lascerete scoperta la parte che permetterà all’esattore di compiere l’attività che preferisce… COME ASSOCIARSI.. |
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